Buona
seraaa a tutti voi e buon week end mostruoso all'insegna di Halloween. Questa
sera accendo i riflettori su un libro molto psicologico:
Titolo:
"Il cambiamento possibile"
Autore:
Letizia Ciancio
Casa
Editrice: Intrecci Edizione
Prezzo
di copertina: €12,00
Sinossi:
La vita è cambiamento, non vi è dubbio. Vivere implica infatti
la necessità di adattarsi ad un ambiente in continua evoluzione, apprendendo
quei comportamenti che si riveleranno di volta in volta più funzionali, e
apprendere significa esattamente modificare un comportamento in maniera
relativamente stabile. Potremmo dunque definire il vivere come “arte del
cambiare”, dove la volontà non si esprime tanto nel cambiamento in sé, che
comunque avviene, quanto nella direzione (creativa e unica) che desideriamo
imprimere al cambiamento.
Il cambiamento è del resto un tema centrale nel dibattito
politico e imprenditoriale contemporaneo, dato che la postmodernità impone a
tutti una revisione in ottica “sistemica” dei problemi, sia a livello personale
che generale, e nello stesso tempo richiama tutti ad una maggior responsabilità
e autenticità nella propria azione di vita.
Occorre dunque promuovere il cambiamento, dando ad ognuno gli
strumenti per forgiare il proprio personalissimo percorso in quella direzione.
Non vi è un cambiamento ideale valido per tutti, ma vi sono tante possibili
strade da percorrere, che diventano in sé stesse realizzazione di un racconto
di vita pienamente vissuta.
Questo lavoro non si
propone quindi come un (ennesimo) compendio d’istruzioni per l’uso o come
manuale di “Change management” o peggio come asettico defilare di teorie. Nasce
viceversa con l’intento di far comprendere fino in fondo le molteplici
implicazioni del cambiamento e quanto questo faccia parte integrante della vita
fino ad identificarsi con essa. Il lettore potrà così cogliere, non solo la
complessità del cambiamento necessario ma anche e soprattutto le molteplici
opportunità che questo offre, sia in termini individuali che in termini di
comunità. Con l’auspicio che ognuno riesca a progredire da una logica passiva di
“change”, in cui il cambiamento viene affrontato e subìto come un male
necessario, ad una logica creativa di “changing” in cui il cambiamento è
vissuto come grandiosa opportunità di trasformazione di sé e del contesto
circostante. Dando così inevitabilmente spazio anche ad un significato ben più
ampio e profondo della propria missione esistenziale.
Recensione:
Quando ho
iniziato a leggere questo libro me ne sono avvicinata in punta di piedi, con
mille titubanze e perplessità (solitamente una scrittrice psicologa desta una
leggera preoccupazione), ma devo dire che leggendo mi sono ricreduta.
Il libro è
diviso in 3 capitoli: il primo dedicato al contesto nel quale prende forma il
cambiamento, il secondo ( a mio parere il più interessante) si occupa del
cambiamento individuale e l’ultimo invece applica tali principi al contesto
aziendale, o più genericamente, ad un insieme di individui.
Il cambiamento
viene descritto accuratamente in tutte le sue sfaccettature, a cominciare dalle
motivazioni che scaturiscono la mutazione fino al risultato che questo comporta
non solo nella singola persona che subisce tale cambiamento ma anche in chi e
cosa lo circonda.
Testo molto
dettagliato, ricco di bibliografia filosofica, descrive l’individuo come un
sistema aperto le cui idee sono flessibili e mutevoli con il cambiare delle
condizioni che lo accerchiano. Tra i tanti concetti quello che ha catturato subito
la mia attenzione è stato quello di voler spingere verso un nuovo criterio di
normalità: apprendere a disabituarsi, giocare con le conoscenze già acquisite
per rimescolarle e non padroneggiare. Vedere ogni ostacolo come una grandiosa
opportunità di trasformazione, non subire il cambiamento ma godere di esso e
sfruttarlo approfittando della momentanea confusione per prepararsi ad una
ristrutturazione dell’essere.
E infine
altrettanto interessante il passaggio dall’individuo singolo alla sua
pluralità: cos’è un gruppo? Esso non può essere banalmente pensato come la
somma di individui ma è frutto di interazioni e relazioni che solamente in quel
gruppo si potranno creare.
Estremamente
intrigante, non sempre di facile comprensione ma molto stimolante, tratta di
argomenti in cui tutti possono rispecchiarsi…chi non è mai cambiato? Quale
persona è rimasta la stessa dopo un contatto con altri individui? Bhè proprio
di questo si parla, della cosa più difficile che si possa imporre, ma anche
della cosa più naturale che possa accadere: CAMBIARE!
“ Se io voglio
cambiare il mondo intorno a me, devo cominciare a cambiare me stesso.” Gandhi